lunedì 19 marzo 2012

La nascita del Cinema

La parola cinematografia letteralmente significa: "scrittura del movimento".
La tecnica della cinematografia nacque grazie ad un'idea dei fratelli Auguste e Louis Lumière, che crearono, negli anni novanta dell'Ottocento, i primi apparecchi in grado di trascinare pellicole contenenti una serie di fotogrammi per di proiettarli in rapida successione su uno schermo bianco, in modo da creare l'illusione del movimento. I due fratelli però non colsero l'importanza di questa scoperta, che venne utilizzata da loro solo per scopi documentaristici.
George Melies fu il primo che utilizzo il cinema come strumento per mettere in scena situazioni fantastiche (Il viaggio della luna).
David Griffith fu il primo che diede una "grammatica" al cinema, ossia i condetti fondamentali dell'inquadratura, della sequenza, del montaggio ecc...
Il  cinema si trasformò fin da subito in una forma di intrattenimento a buon mercato, nacquero infatti i NICKELODEON, così chiamati perchè il prezzo di entrata era di solo un nichelino.
Il centro della produzione cinematografica statunitense divenne la California, scelta per le sue condizioni climatiche e per la varietà dei paesaggi, che si prestavano ottimamente  p0er girare gli "esterni" dei film. Il piccolo villaggio di Hollywood divenne in breve tempo la capitale del cinema e i suoi prodotti furono esportati anche al di là dei confini del continente americano.

Nel 1896 nacque in Francia, la casa di produzione Phathè-Frères,fondata a Vincennes nel da Charles Pathé (insieme ai fratelli Emile e Théophile) che fu il primo ad accorgersi del potenziale insito in questa nuova forma di divertimento.
La Pathé fu effettivamente la prima società cinematografica e controllava tutto il processo produttivo della realizzazione di film: dalla fabbricazione della pellicola fino alla produzione nelle sale.
Nei primi anni del Novecento essa apre filiali in tutto il mondo e riesce a vendere agli Stai Uniti un metraggio di pellicole due volte superiore a tutta la produzione americana.
Nel 1907, quando cominciavano a sorgere altre società di produzione, la Pathé fu ancora la prima ad intuire le regole di mercato, decidendo di non vendere i film ma di noleggiarli e ponendo così le basi del commercio cinematografico che prosegue ancor oggi.
Nel 1918 i fratelli decisero di separare la parte di azienda legata alla produzione di dischi, dando vita alla casa discografica Pathè divenuta, dopo l'accordo con Guglielmo Marconi del 1924, Pathé Marconi.
La filiale italiana era a Milano nel palazzo Pathè sito in via Luigi Settembrini 11 e Via Ruggero Boscovich 30.
Al di Fuori della Francia, i film Pathè sono solitamente distribuiti dalla 20th Century Fox Home Entertainment. Dal 2010 anche la Warner Bros©. distribuisce i film della ditta francese.








 I settori in cui opera Pathè oggi sono:
  • Cinema:
    • produzione
    • distribuzione ai teatri e case
    • la gestione internazionale di un catalogo di oltre 500 film
    • sale cinematografiche
    • Europalaces (rete che federa le sale Pathé e Gaumont )
  • Cavo e via satellite delle reti televisive :
    • TMC ( Télé Monte Carlo )
    • Comédie! (azionista di maggioranza)
    • cuisine.tv
    • Voyage

lunedì 5 dicembre 2011

Il Fumetto

La nascita di una storia a fumetti
Costituire una storia a fumetti richiede fasi distinte e l'intervento di professionalità differenti:
  • SOGGETTISTICA: colui che crea il racconto;
  • SCENEGGIATORE: colui che descrive in modo preciso il contenuto di ogni vignetta;
  • DISEGNATORE: colui che realizza a matita le immagini;
  • INCHIOSTRATORE: colui che a china ripassa i contorni dei disegni;
  • COLORISTA: colui che colora le vignette;
  • LETTERISTA: colui che scrive i testi all'interno dei baloons;
Il linguaggio dei fumetti
Per realizzare una storia a fumetti è necessaria la presenza di immagini e di parole. Le imagini si possono classificare in "campo" e "piano".
Il CAMPO si divide in: 


  •  Lunghissimo: quando viene rappresentato un panorama.








  • Lungo: se la distanza nella storia è superiore ai 30 metri.











  • Medio: se la distanza nella storia è minore ai 30 metri.











Il PIANO si può dividere in:




 Figura intera (tutto il corpo)


 Piano americano (dal ginocchio in giù)




Piano medio (dalla vita in su)






Primo piano (testa, collo e spalle)
Primissimo piano (solo volto)
Dettaglio (solo un particolare del corpo)


 All'interno della vignetta vi sono elementi importanti come:



 Immagini metaforiche (simboli che esprimono sentimenti: amore, idea, dolore, ecc...)

Segni cinetici (grafemi che indicano diversi tipi di movimento)

 Passando alle parole nelle vignette, possimao individuarne 3 categorie:
  1. I DISCORSI pronunciati dai personaggi, contenuti nei baloons;
  2. le parole onomatopeiche, utilizzate per indicare cadute, rumori, ecc...
  3. le didascalie, che illustrano quanto sta accadendo all'interno della scena

Per quanto riguarda la costruzione dei baloons, i disegnatori ricorrono ad accorgimenti grafici particolari:
  • La nuvoletta con contorno unito e la coda rivolta verso la bocca del personaggio, indica parole pronunciate;
  • il contorno tratteggiato indica il discorso sussurato;
  • mentre una coda formata da bollicine provenienti dalla testa del personaggio indica che le parole sono solo pensati;
  • un contorno spigolato con la coda molto lunga indica che le parole sono o urlate, o che provengono da fonti artificiali (radio, TV, ecc...)

lunedì 7 novembre 2011

La storia di Shanghai

La nascita di Shanghai
Fino al 1127 la città non era altro che un piccolo centro mercantile che contava non più di 12.000 famiglie. Ma durante quell'anno la metropoli di Kaifeng venne conquistata dai mancesi e molti abitanti si rifugiarono a Shanghai portando il conto della popolazione a 250.000 abitanti. Da questo momento l'importanza della città crebbe notevolmente divendo un'importante centro manufatturiero e per lo smercio del cotone, che, fino al diciannovesimo secolo, rimase una delle principali risorse economiche della città.  Durante la dinastia Qing, Shanghai, a causa della mancanza di controllo da parte del potere centrale mancese, cominciò a ruotare attorno al crescente potere delle gilde mercantili e banchiere e si allargarono i commerci cittadini verso nuove rotte, come la Polinesia o la Persia, grazie alle esportazioni di cotone, seta e fertilizzanti. Durante la Prima Guerra dell'Oppio le forze britanniche temporaneamente si impossessarono della città. La guerra terminò nel 1842 con il Trattato di Nanchino che apriva una serie di porti cinesi, a cominciare proprio da Shanghai, al commercio internazionale. L'oppio era la principale importazione inglese nel regno della Terra di mezzo. La rivoluzione industriale inglese nel frattempo aveva messo in ginocchio la produzione locale di cotone. Una serie di trattati ineguali successivi, sancirono l'inizio delle operazioni delle forze straniere in Cina e dell'influenza occidentale sulla città. Nel 1853 la rivolta dei Taiping giunse a Shanghai e le forze rivoluzionarie occuparono la città, portando con sé devastazione, ma lasciarono sostanzialmente intatti gli insediamenti stranieri. Giunsero in città molti altri rifugiati cinesi e dal 1854 fu loro concesso di insediarsi all'interno delle comunità straniere. I prezzi dei terreni crebbero notevolmente e il mercato immobiliare divenne una sostaziosa entrata per gli speculatori occidentali. Nel 1863 la concessione inglese, che si sviluppava lungo la riva del fiume Huangpu e l'ansa meridionale del fiume Suzhou, e il distretto americano che sorgeva lungo la riva occidentale del fiume Huangpu e l'ansa settentrionale del fiume Suzhou, si unirono dando luogo all'Insediamento Internazionale. In seguito alla guerra Sino-Giapponese tra il 1894-5, i Giapponesi cominciarono a costruire le prime fabbriche a Shanghai, dando il via alla fortunata crescita economica della città. 
Gli anni d'oro
All'alba della nascita della Repubblica di Cina, Shanghai era già uno dei più importanti centri economici e culturali del paese e poteva contare su 2 milioni di abitanti nel 1936, dei quali 35.000 stranieri. In quel periodo molti rifugiati russi giunsero in città. Molte delle donne russe cominciarono ad essere sfruttate nei giri della prostituzione insieme alle donne cinesi, coreane e giapponesi e Shanghai divenne così il regno dell'oppio, della prostituzione, del gioco d'azzardo e delle Triadi. L'elite cinese era sostanzialmente divisa in due fazioni: una progressista che cercava di sollevare le sorti della nazione, l'altra in cerca di consolidare il proprio potere. Grazie alle invenzioni portate dall'Occidente, Shanghai fu una delle prime città cinesi ad introdurre e a sperimentare l'elettricità e i tram. Ma non senza problemi. I cittadini residenti stranieri vivevano nell'agio e nel lusso; in molti parchi cittadini l'ingresso era proibito ai cinesi e crescevano le differenze economiche e i disagi fra la popolazione locale. E' questo uno dei periodi in cui Shanghai raggiunse il massimo splendore divenendo famosa nel mondo come “la Parigi dell'Est” e che visse allo stesso tempo molteplici giochi di potere per imporre il controllo sulla città da parte dei nazionalisti del Kuomingtan, dei comunisti, delle triadi cinesi e delle forze occidentali. 
La decadenza
Ma nel 1932 la marina giapponese bombardò Shanghai per stroncare le proteste studentesche contro l'Invasione giapponese. Gli scontri cessarono a maggio. Cinque anni dopo, nel 1937, con lo scoppio della seconda guerra Sino - Giapponese, che finirà solo con la capitolazione del Giappone nel 1945, la città cadde. Durante la Seconda Guerra Mondiale Shanghai divenne un centro di rifugio per i fuggiaschi europei e nel 1941 venne istituito un ghetto dove vennero confinati gli ebrei. La popolazione straniera nella città crebbe fino ad arrivare a 150.000 abitanti nel 1942. Nonostante i nazisti cercassero di spingere gli alleati a sterminare gli ebrei, i giapponesi si limitarono a confinarli nel ghetto. Nel 1943 gli inglesi, gli americani e gli olandesi vennero deportati nei campi di concentramento.  Con la fine della Seconda Guerra Mondiale, i giapponesi si ritirarono lasciando la città in mano ai cinesi. Il 27 maggio del 1949 Shanghai cadde sotto il controllo comunista e rimase una delle due città a non essere inglobata nella neonata repubblica popolare cinese, rimanendo municipalità autonoma (l'altra è Pechino). I comunisti procedettero a massacrare i proprietari terrieri, gli elementi borghesi e tutti coloro che erano sospettati di favoreggiamento. La maggior parte delle compagnie occidentali si trasferì repentinamente da Shanghai ad Hong Kong e l'economia della città crollò fino al 1976, con la fine della Rivoluzione Culturale. Dopo un periodo di incertezze, solo dal 1991 la città ha ripristinato il suo antico splendore. 

Shanghai oggi
Shanghai è la città più grande e prosperosa della Cina, spesso chiamata la "Parigi d'Oriente" o "Perla della Cina". Shanghai è, inoltre, uno dei centri economici, finanziari e culturali più importanti di tutta l'Asia. Negli ultimi anni si è sviluppata ad un ritmo stupefacente. Anche se avete visitato Shanghai solo pochi anni fa, noterete cambiamenti impressionanti.

Il tour inizia dalla Torre della televisione Oriental, simbolo lampante della Shanghai moderna. Collocata nel Parco Pudong nel nuovo quartiere Lujiazui, ancora in crescita, domina sulle attività industriali e commerciali che si sviluppano lungo le sponde del fiume Huangpu. Potrete godervi una veduta panoramica di Shanghai dall'osservatorio principale e avrete, così, l'opportunità di orientarvi nella fiorente metropoli che vi apprestate a scoprire.

Una crociera sul fiume Huang vi offre la possibilità di visitare il Bund, il quartiere culturale lungo il fiume. Da questo vantaggioso punto galleggiante, potrete ammirare edifici vecchi di 80-100 anni che presentano diversi stili architettonici: gotico, barocco e romanico. Dopo aver scattato una foto alla Piazza del Popolo, la pittoresca area verde circondata da edifici su tutti i lati, visiterete la Shanghai Urban Planning Exhibition Hall. Qui potrete ammirare una nuova immagine di Shanghai, completa di materiale da esposizione e un impressionante modellino in scala della città come è stata progettata per il futuro.

La vostra sosta finale è Nanjing Road, la prima strada commerciale di Shanghai. E' una strada pedonale, dove non circolano auto, ed è il famoso centro per lo shopping della città. E' sempre animata e vivace, con gente del posto, uomini d'affari e ovviamente turisti. Di sicuro avrete voglia di ritornarci la sera per gustare la vita notturna di Shanghai.


Il tour comprende il servizio di trasferimento da/per l'albergo in pulmini dotati di aria condizionata, la quota per il trasporto e per il parcheggio, una guida che parla inglese, la cena e tutti i biglietti d'ingresso.